Italia – Decreto Minniti: Centro Vetrina e Daspo Urbano

Autoprodotto da MENSA OCCUPATA,  Aprile 2017, Napoli

Quando circa un mese fa abbiamo cominciato a leggere il testo non emendato dell’attuale Pacchetto Sicurezza, approvato al Senato e divenuto legge la scorsa settimana, sono subito risultati evidenti alcuni elementi: questa legge – per noi che abbiamo quest’ambito territoriale di intervento – sembra quasi esser stata scritta per la città di Napoli, la quale negli ultimi anni sta subendo una forte trasformazione, esattamente nella direzione in cui il decreto sembra voler andare; il testo, inoltre, tocca degli aspetti che pur non esprimendo particolari novità rispetto a tendenze già avviate, sono di matrice palesemente classista e meritano quindi un’analisi anche in relazione all’attuale fase repressiva. Dunque abbiamo scelto di procedere alla stesura di questo documento seguendo lo stesso ordine in cui è stato scritto il Decreto Minniti, cercando di analizzare e contestualizzare man mano gli elementi nuovi che il testo introduce, come ad esempio il decoro urbano elevato a bene giuridico degno di tutela penale, ma anche quelli che, pur non avendo natura particolarmente innovativa, appaiono i più classisti, come i “quasi-reati” di vagabondaggio, ubriachezza e accattonaggio (interessati, tra i tanti altri, dal D.A.SPO. urbano), che si inseriscono in un contesto di tendenziale rafforzamento delle misure repressive contro i marginali.

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