Ginevra – Kalvingrad Patriot capitola

Fonte: renverse.co – 2 settembre 2020            Giovedì 27 agosto abbiamo appreso sui social network l’autodissoluzione del gruppo neonazista “Kalvingrad Patriote” (KP). In un comunicato stampa KP ripercorre i 5 anni di “avventura” del gruppo e le ragioni del suo scioglimento.

KP sostiene di non voler più condurre la “guerra dei bottoni” contro “i figli degli antifascisti borghesi”. Tutto questo è abbastanza ironico per un gruppo che ha costruito tutta la sua identità sul culto della violenza e del virilismo. Il gruppo è responsabile di attacchi mirati e intimidazioni contro luoghi e persone. In realtà i fascisti non potevano affrontare le conseguenze delle loro provocazioni e delle pressioni antifasciste.

 

Un altro motivo addotto dai neonazisti per il loro scioglimento è una cosiddetta “repressione” e un procedimento giudiziario. Questa storia è una grottesca bugia. I neonazisti di KP hanno sempre goduto della benevolenza e della protezione della polizia di Ginevra e in particolare della polizia politica, il “BRIC”.

Ginevra rimane antifascista!

Lo scioglimento di KP è una vittoria per il movimento antifascista ginevrino ed è la prova che la lotta paga. Ci sono alcune osservazioni da fare:

Ginevra non è un terreno fertile per le organizzazioni di estrema destra. In poco più di 15 anni, 7 gruppi neofascisti hanno cercato di affermarsi senza successo (Jeunes Identitaires Genève, Artam Brotherhood, Genève Non Conforme, Jeunesses Genevoises, E&R Suisse, Génération Identitaire e Kalvingrad Patriote).

La resistenza antifascista è stata guidata dai movimenti femministi, studenteschi e queer, e non solo dagli “antifas”.

Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra. La lotta continua e le ragioni per essere antifascista sono innumerevoli. I neonazisti della Resistenza svizzera continuano a organizzare eventi nella loro sede di Aigle. L’estrema destra fascista rimane molto attiva a Lione con diverse sedi. In meno di 10 giorni, due moschee di Lione sono state oggetto di attentati incendiari e un’associazione che aiutava le persone in esilio, questa volta attaccata con un’auto ariete.

A Basilea, i processi contro gli antifascisti continuano dopo la controdimostrazione del 2018 contro il partito neonazista PNOS.

In Italia, decine di antifascisti del movimento studentesco e dei centri sociali stanno attualmente affrontando la repressione a Torino e Firenze.

Negli Stati Uniti il terrorismo di estrema destra si sta intensificando di fronte ai movimenti antirazzisti e ha fatto diverse vittime negli ultimi giorni. Come ovunque, polizia e fascisti si proteggono a vicenda.

Vogliamo ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a mantenere l’antifascismo ginevrino.
Insieme continuiamo a sviluppare una cultura antifascista e l’autodifesa popolare!

Azione antifascista Ginevra