Ginevra – Alcuni esponenti dell’UDC appoggiano i neonazisti che attaccano gli attivisti di solidarietà

Fonte: Renverse.co – 28 aprile 2020

Due attivisti di solidarietàS sono stati attaccati in un bar di Ginevra da una dozzina di neonazisti. Sono riusciti ad uscire, ma uno di loro è riuscito a strappare una spilla antinazista.L’SVP appoggia i neonazisti che attaccano gli attivisti di Solidarietà S

Il 12 aprile la pagina Facebook neofascista Romandie Non Conforme ha pubblicato la foto della spilla in questione come trofeo.

Tra i “Mi piace” menzionati nella pubblicazione ci sono due account Facebook appartenenti a membri dell’SVP (partito UDC):

– Il racconto di Martin Andre Reist, che utilizza la reazione “Haha”. (rappresentata da un emoji che ride)

– Victor Winteregg (il racconto di Victor-Liviu Dumitrescu) utilizzando la reazione “Amo” (rappresentata da un cuore)

Successivamente, la pubblicazione di Jeunesse Solidaire GE- SolidaritéS Jeune che denunciava il fatto che Victor-Liviu Dumitrescu approvava l’aggressione è stata appoggiata da Romandie Non Conforme, i fascisti ne hanno approfittato per insultare i militanti e dare il loro appoggio a Victor-Liviu Dumitrescu. Come previsto, Martin Reist “ama” la pubblicazione e Victor-Liviu Dumitrescu la “adora”.

Martin Reist è consigliere generale dell’UDC del comune di Sion, presidente dell’UDC Città di Sion e delegato del distretto di Sion all’UDC Vallese Romand.

Non è la prima volta che interagisce con le pagine neofasciste di Facebook. Martin Reist ha “piaciuto” una pubblicazione sulla pagina Facebook de L’Aquila, la sezione locale del movimento neofascista Résistance Helvétique, in cui quest’ultimo ha accolto con favore il successo della conferenza del suprematista bianco Henry de Lesquen. Durante questa conferenza Henry de Lesquen ha detto: “Ci sono peggio dei coronavirus: Judeovirus”. Commenti che sono stati poi denunciati dal Comune di Aigle.

Gli è anche “piaciuta” una vecchia foto, pubblicata su Romandie Non Conforme, di un incontro tra i membri della Resistenza svizzera e il movimento neofascista italiano Casapound.

Victor-Liviu Dumitrescu è un ex candidato UDC per il Consiglio comunale di Vernier alle elezioni del 15 marzo 2020.

Questa non è nemmeno la sua prima interazione su Facebook con pagine neofasciste, il numero di tali interazioni è particolarmente elevato nel suo caso.

In particolare, Victor-Liviu Dumitrescu ha “gradito” una pubblicazione del gruppo neofascista ginevrino Kalvingrad Patriote che celebra l'”anniversario” dell’invio di propaganda del gruppo a migliaia di studenti della scuola secondaria superiore di Ginevra.

Gli “piace” anche una pubblicazione di Romandie Non Conforme che celebra la manifestazione del 24 novembre 2018 a Basilea organizzata dal partito neonazista svizzero-tedesco PNOS contro il patto dell’ONU sulle migrazioni, alla quale ha partecipato anche la Resistenza svizzera.

Collegamenti tra l’SVP e la scena neofascista

“come” è sinonimo di supporto?
Non necessariamente. Per questo motivo è necessario tenere conto del contesto. Purtroppo, nel caso dell’SVP, il contesto è abbastanza chiaro: il confine tra l’SVP e la scena neofascista è sempre stato particolarmente poroso.

Tra le altre cose, possiamo citare quanto segue:

Sébastien Thomas, segretario della Giovane UDC Ginevra, che si reca agli eventi a Kalvingrad Patriot e frequentava il bar della Marina quando era il loro nascondiglio.
La giovane UDC Vaud che ha invitato il vignettista antisemita e membro della Resistenza svizzera Julien Udressy al loro “Landsgemeinde 2019”.
Il giovane UDC di Vaud, Thibault Schaller, indossa una maglietta neonazista . Oskar Freysinger che promuoverà il suo ultimo libro su Radio Athena, la webradio di Henry de Lesquen.
Il vicepresidente della Giovane UDC Vaud Emmylou Maillard, che continua ad essere cliente della neonazista Stève Cao, ha dovuto dimettersi dalla presidenza della Giovane UDC di Neuchâtel e dal Gran Consiglio di La Chaux-de-Fonds in seguito alle rivelazioni sul suo tatuaggio nazista

In questo contesto, non è irrilevante che molti membri dell’UDC si abbonino a pagine neofasciste e “piacciano” le loro pubblicazioni. Le interazioni di Martin Reist e Victor-Liviu Dumitrescu con le pubblicazioni di Romandie Non Conforme possono quindi essere interpretate solo come forme di sostegno. Questa situazione è tanto più allarmante in quanto un simile pubblico permette a piccoli gruppi fascisti di pochissime persone di influenzare il “primo partito della Svizzera”.

Va anche ricordato che un “mi piace” su Facebook non è privo di conseguenze e contribuisce a migliorare la visibilità di una pubblicazione. Infatti, il Tribunale federale ha recentemente riconosciuto che un “mi piace” può costituire un reato in sé, a seconda del contesto.

Siamo vigili, non tolleriamo alcun legame tra l’UDC e il fascismo.

Note