Gobbi, la Lega e l’integrazine a colpi di pistola

Di seguito un’estratto dal Dossier “LA SOLIDARIETÀ NON SI PROCESSA – Dal Ticino alla Val Susa contro chi devasta vite e territori – Lugano ottobre 2014”

Dossier completo

5. Gobbi, la Lega e l’integrazione a colpi di pistola

Da ultimo gli adesivi incriminati. Li inseriamo per capire di che cosa stiamo parlando.

Qualsiasi persona di buon senso troverebbe ridicola la denuncia per aver attaccato degli adesivi! Se poi la denuncia arriva da ambienti che “festeggiano l’integrazione a colpi di pistola” dopo l’uccisione di due senegalesi a Firenze qualche anno fa (Mattinonline 13.12.2011) o che invitano a “bruciare i kompagni al falò del primo d’agosto”(Paolino Gobbi, fratello di Norman, ripreso da “il diavolo”), siamo al paradosso. Prima predicano, starnazzano, infieriscono e poi quando occupano posti di potere, ne abusano in scioltezza. L’arrivo in massa nel Municipio di Lugano ne è un esempio (moltiplicatore aumentato, licenziamenti, eventi a pagamento ecc.) e la presenza leghista in consiglio di Stato riproduce tale andazzo. L’unica cosa che ancora facciamo fatica a capire, soprattutto dopo la morte del loro capetto Bignasca (quello che volveva mettere tutti gli ecologisti in una cabina telefonica e farli saltare in aria…), è come la gente non se ne renda conto. O meglio, sì lo capiamo, visto il vuoto culturale che si è creato negli ultimi decenni e sul quale tutti si sono alimentati. Ma in fondo non è comunque un po’ di satira a guastare e così, tanto per precisare le mozioni che vogliono la satira di sinistra accettata e quella di destra no, ricordiamo quello che disse Dario Fo: «La satira serve per mettere il re a nudo» e non è più tale quando si accanisce contro chi questo sistema lo subisce giornalmente. Gobbi in questo caso è paradigmatico nel suo esprimere comportamenti e idee di una provenienza definita. A volte chiaramente, come quando imita il verso della scimmia nei confronti di un giocatore nero di hockey, altre in modo più sottile come quando riutilizza concetti cari ad altre forze europee dichiaratamente fasciste (Forza Nuova, Casa Pound) su temi quali la libera circolazione “ che è diventata uno dei principali elementi del totemismo fondante per l’Europa tecnocratica e centralista che uccide le specificità delle nazioni e dei popoli” (ticinonline, 01.08.2014) o quando ricorda il ruolo che si è assunto la Lega dei Ticinesi, ossia di “difendere gli interessi del Ticino e della Svizzera, con la gente, padroni in casa nostra”. Pensiamo che per il momento, non occorra spendere ulteriori parole. Ci limitiamo a illustrare alcune perle apparse sul domenicale sul quale Gobbi spesso scrive. E non ci stancheremo mai di ripeterlo: queste idee vanno combattute su tutti i piani. La storia insegna che bisogna sempre vigilare al diffondersi di questi concetti.

Occorre contrastarli giorno dopo giorno, senza lasciarsi intimorire.

“GOSSIP E ODIO”

“E quando si riduce l’essere umano a mero concetto ci si dimentica che è una persona, con i suoi affetti, storia, sensibilità. A quel punto è più facile bombardare.” (Marjane Satrapi, 1 marzo 2008)

1.Rom: “Raus” o campi di lavoro – 12 settembre 2010

2. Articolo di Boris Bignasca, “Noseda come le SS?”

3.Troppi neri sui busi – 20 gennaio 2006

4. Onore a Jörg Haider. Se ne vanno sempre i migliori.