IL SANGUE DELLE CIMICI – Autodeterminazione, dominio, razza e colonialità

Houssan, la mattina, esce spesso in bicicletta. Presto perché “dentro, dormire, è un inferno. Perché dentro fa caldo. Perché dentro siamo in tanti, manca l’aria e ci sono quelle maledette bestie che si attaccano ovunque”. Houssan si annoia a non fare niente. Ed è stanco di non fare niente. È da febbraio che la sua vita, in Ticino, gira in tondo. Bicicletta, la mattina, a girare per le vie di comuni e paesini, per spezzare il tempo e per combattere l’isolamento obbligato. Pochi soldi in tasca, manco bastano per un pacchetto di sigarette. “Almeno fumassi”, dice sorridendo in un buon italiano. Leggi tutto…