Sostegno alla lotta contro gli OGM e il loro mondo

1 marzo 2017 – Fonte: renverse.co

Quando viene disturbato un congresso di scienziati sulla selezione vegetale, lì dove abitualmente lavorano nella più assoluta tranquillità ed intimità, senza rimorsi e senza realmente metterne in discussione l’operato, le reazioni sono violente e la repressione colpisce forte.
Letame all’ETH, tanto quanto ne vuoi
Il congresso scientifico sulla selezione vegetale dell’«Associazione Europea per il Miglioramento delle Piante» EUCARPIA, organizzata nell’agosto 2016 all’ETH (Scuola Politecnica Federale di Zurigo), è stato notoriamente sponsorizzato da Syngenta. Una prova, tra le tante altre, che questo genere di istituzioni pubbliche collaborano mano nella mano con  le  multinazionali dell’agrobusiness che disprezzano la vita.

Syngenta, uno dei leader mondiali delle semenze e della chimica, come Monsanto, è responsabile di milioni di morti ovunque nel pianeta, causate dall’accaparramento mondiale delle terre o dall’avvelenamento massiccio delle popolazioni. Essa difende il brevetto sulle semenze e sugli OGM, che sono sempre accostati all’aumento di veleni per debellare piante, funghi e animali indesiderati. Lavora intensamente per proibire la moltiplicazione, lo scambio e il dono di semenze utilizzate da millenni. Sotto la pressione di politiche sulle semenze e di tratte commerciali internazionali, solo quelle brevettate da multinazionali sono autorizzate, mentre la piccola agricoltura si ritrova forzata ad acquistarle. Ed evidentemente, queste nuove piante “OGM” high-tech non generano (a volte, diventano sterili già dopo una generazione) se non sono affiancate dallo spargimento massiccio di componenti chimici, pesticidi, insetticidi e altri fungicidi… venduti dalle stesse multinazionali. È un modello industriale che spinge verso lo sviluppo di cloni vegetali, la ricerca dell’uniformità, della standardizzazione. Verso la privatizzazione e il controllo del vivente da parte di una manciata di tecnocrati e industriali.
Per imporre le loro monoculture, questi giganti dell’agro-industria, appoggiati dai governi dei paesi produttori sfruttati, sostengono peraltro gruppi paramilitari che assassinano i/le contadinx e i/le militanti che resistono alla distruzione delle proprie culture, alle espulsioni e agli espropri, all’inquinamento dell’acqua e dell’aria. Giorno dopo giorno, questx contadinx lottano per restare nelle proprie terre, preservare la propria autonomia e non finire nelle bidonvilles delle grandi metropoli. La politica dell’agro-industria sulle semenze, che sia convenzionale o bio, non è altro che un seguito dell’imperialismo e del capitalismo mondializzato.

Questi gruppi si appoggiano sulla ricerca pubblica per sviluppare i loro prodotti, ma anche per garantirsi una legittimità. La fabbrica della morte in   provetta non potrebbe pretendere di chiamarsi «scienza della vita», «sviluppo durevole» o «progresso», se gli scienziati che vi partecinao non si autoproclamassero «salvatori dell’umanità», o più umilmente «sradicatori della fame nel mondo». Nel caso in cui non si fosse capito, da cupx profanx che siamo, la loro ricerca è «fondamentale», «neutra» e «obiettiva». E che non ci si tragga in inganno: è un puro caso, se le grandi imprese vi trovano esattamente ciò che occorre per massimizzare i loro interessi e rinforzare la loro competizione sul mercato. È senza dubbio questa neutralità che costituisce «il legame, che vuole essere Eucarpia, tra la ricerca e le imprese», ed è sicuramente un caso se la conferenza era intitolata «refining the green gold of genetic ressource» («perfezionando l’oro verde della risorsa genetica»). Non ce lo diranno mai abbastanza, si tratta di una scienza «disinteressata», «al servizio di tutti e tutte», che crea il collegamento tra il DNA delle piante e una raffineria di petrolio. È anche grazie a questa propaganda che il Consiglio Federale può prolungare da un lato la moratoria sull’ingegneria genetica, e dall’altro investire delle enormi somme nel programma di ricerca PNR 59, volto a distruggere le resistenze e negoziare sul piano internazionale il trattato del libero scambio che permetterà di instaurare degli OGM in Europa. Chimere.

«The Art of bringing Science to Life» («L’Arte di portare la Scienza alla Vita»), è così che il congresso Eucarpia definisce il suo rapporto con la scienza, non senza una punta di cinismo. Visto che si interessano alle nostre vite, è ora di sbarazzarci della loro scienza. Nell’auditorio in cui ha avuto luogo la conferenza «Genomica e bio-informatica», un gruppo di persone si è autoinvitato alla festa con un altro messaggio e qualche concime naturale a mo’ di dessert. PEASANTS SHIT ON TECHNOSCIENCE.
Del concime e dei liquidi nauseabondi per scaldare l’ambiente e la moquette. Uno striscione è stato aperto, dei graffiti a malapena cominciati, ma la conferenza è stata interrotta e spostata a causa del fetore. Quando li si pizzica, così razionali e generosi come vogliono apparire, i ricercatori perdono il loro sangue freddo. Le loro reazioni sono state fisicamente violente e sono scoppiati gli insulti, come un professore in (neuro)scienze dell’alimentazione e della nutrizione che ha scritto sul suo tweet: «Animali! Dovrebbero essere tutti allineati e decapitati. Dei tali idioti dovrebbero essere tutti eliminati dal pool genetico… il più velocemente.» Cosa di più eloquente per comprendere la visione eugenista che motiva questi ricercatori? Come considerano la vita animale e/o umana, lo studio della vita, gli obiettivi presi di mira e il loro ruolo all’interno di tutto ciò? Cos’è che puzza veramente?

A parere della repressione, sembra che la posta in gioco sia alta. Un po’ dopo, due persone sono state prelevate in città dalla polizia e non sono state scarcerate se non dopo due settimane di detenzione preventiva. Una di loro è stata condannata a una pena con risarcimento per violazione di domicilio, danneggiamenti alla proprietà e tentativo di lesione corporale. L’altra attende ancora la decisione della giustizia. Ci sono già 5000 chf di spese legali. L’ETH minaccia loro ancora di far pagare i danneggiamenti alla proprietà.

Ingenti somme di denaro gravano sulle spalle di questi due compagni. Se li volete sostenere, potete inviare dei soldi sul conto CCP 85-553078-1, Antirep Bern, Case postale 2038, 3001 Bern, con il motivo di versamento “GMO”.
Il miglior sostegno… è che la lotta continui! Kicking their Science out of our Lives!
Fonte: https://renverse.co/Soutien-a-la-lutte-contre-les-OGM-et-leur-monde-959