Friborgo: incendio alla Securitas SA

Riceviamo e diffondiamo

Fonte: renverse.co

Rivendicazione dell’incendio doloso contro la Securitas a Friborgo e contestualizzazione delle politiche razziste della Securitas.

Friborgo | 15 luglio

Breve cronologia delle violenze razziste commesse da Securitas dall’inizio del 2020:

– A metà gennaio 2020, il collettivo giornalistico indipendente Ajour-Magasin ha pubblicato un articolo sulla violenza di Securitas contro le persone migranti nel campo federale di Embrach

Mi hanno buttato a terra. Uno di loro era seduto sulle mie gambe, il secondo mi ha schiacciato la testa e la spalla e l’ultimo mi ha colpito.

Behzad, Campo Federale di Embrach.

 

– A metà maggio 2020, i rapporti pubblicati dalla Wochenzeitung WOZ e dalla Rundschau della SRF dimostrano la violenza razzista perpetrata dagli agenti di sicurezza contro le persone richiedenti asilo nel Centro federale di Basilea.

Appello: la violenza contro i/le migranti è sistematica

– Contemporaneamente, il collettivo 3RosengegenGrenzen pubblica una raccolta di testimonianze di richiedenti asilo che racconta la storia delle violenze subite dagli agenti della Securitas, in complicità con la società ORS che gestisce i campi.

– A metà giugno, il giornale Le Courrier ha pubblicato un articolo sulla violenza degli agenti della Securitas contro le persone del campo. A questo sono seguite diverse denunce contro gli agenti della Securitas.

Siamo sopravvissuti alla violenza della Securitas. Ma le persone che arriveranno in futuro non ancora. È per loro che le cose devono cambiare.

Djamal, Campo federale Bässlergut Basilea.

Testimoniando pubblicamente, le persone interessate si danno forza e coraggio. Ma si mettono anche in pericolo. Non lasciamole sole!

Nessun rapporto amministrativo sarà abbastanza forte da fermare la violenza razzista e strutturale che si verifica ogni giorno nei campi federali. Ciò rende ancora più importante organizzare una solidarietà multiforme e allearsi con la resistenza e gli appelli delle persone interessate.

Anche se questa violenza è nascosta dietro i muri e il filo spinato, è proprio nel bel mezzo della nostra società. È la continuazione logica di un sistema che categorizza, isola e deporta.

Diverse azioni sono già state intraprese come rappresaglie contro queste pratiche. In particolare un presidio a Ginevra e striscioni a Losanna. Anche nella Svizzera tedesca sono state intraprese diverse azioni simili contro Securitrans e i responsabili dei campi ORS (per maggiori informazioni in merito si veda Barrikade.info).

Vogliamo che questi campi siano chiusi per sempre e che si trovino soluzioni migliori. Non riesco a capire perché gli esseri umani siano considerati con così poco valore, perché siano trattati in questo modo.

Lettera dal Campo Federale di Basilea

A nostra volta abbiamo voluto contribuire a questa ondata di protesta che fa eco all’ondata molto più grande di rivolta contro la violenza della polizia e l’autorità di polizia (vedi le manifestazioni di Ginevra e Losanna). Così siamo andati in uno degli uffici Securitas nella Svizzera romanda, quello di Friborgo, per dare fuoco a due auto aziendali.

Esprimiamo la nostra solidarietà a tutte le persone che sono vittima della violenza di Stato in tutte le sue forme e a tutte coloro che la combattono.

SECU (Solidarité Enflammée Contre l’Uniforme – Solidarietà ardente contro l’uniforme)