Basilea, 18.12.21: manifestazione contro le frontiere dell’UE! Contro l’indifferenza!

Fonte: barrikade.info

Manifestazione: 18.12.2021 alle 16.00, Theaterplatz, Basilea.

Fine delle frontiere dell’UE! 
Contro l’indifferenza!

Da diverse settimane, le notizie che arrivano dalla frontiera polacco-bielorussa mostrano condizioni disumane, che sono diventate ancora peggiori con l’inizio dei primi mesi invernali: migliaia di persone sono bloccate alle frontiere esterne della Polonia, cercando di farsi strada attraverso i boschi ghiacciati, per poter finalmente entrare nell’Unione Europea.

Ma la strategia della Polonia – così come degli altri Stati Schengen – è chiara: l’Unione europea punta su muri sempre più alti. La militarizzazione e la digitalizzazione del controllo delle frontiere è in aumento, mentre i respingimenti – cioè l’allontanamento forzato di coloro che hanno raggiunto il confine – sono un fatto quotidiano. L’accesso ai territori di confine è ancora negato ai giornalisti e alle organizzazioni umanitarie, il che permette al governo di mantenere il controllo delle informazioni e delle immagini rilasciate alla stampa internazionale, utilizzate come strumento politico.

Ancora una volta assistiamo alla strumentalizzazione di vite umane da parte della politica internazionale, mandate e poi rimandate indietro come palloni da gioco.
Il numero di vite perse nel Mediterraneo, nel Canale della Manica, e ora al confine tra Polonia e Bielorussia, non sembra più essere motivo di oltraggio, sta addirittura entrando nella “normalità”.

La situazione al confine polacco-bielorusso non è solo un’espressione della politica disumana della Polonia e dell’Unione europea, ma fa parte della normalizzazione della miseria e della morte di molte persone migranti alle frontiere esterne dell’UE.

L’agenzia di protezione delle frontiere Frontex si sporca le mani per gli Stati di Schengen: partecipa ai respingimenti mentre chiude un occhio sulle morti in aumento. La Svizzera investe 17 milioni di franchi all’anno in Frontex, una cifra che potrebbe salire a 96 milioni di franchi entro il 2027.

La strategia della Svizzera è spietata: chiudere le frontiere per non mettere in pericolo la propria prosperità e comodità. Una prosperità basata sulla vendita di armi ai paesi in guerra e sulla tassazione delle più grandi multinazionali, mentre distruggono gli ecosistemi di tutto il mondo. È così che la Svizzera e i paesi europei creano le condizioni per la fuga di milioni di persone, mentre chiudono le frontiere per garantire l’impermeabilità della Fortezza Europa.

Mostriamo la nostra solidarietà a coloro che sono in esilio, pur essendo consapevoli che le storie di resistenza e autodeterminazione spesso non ci raggiungono.

Solidarietà e rabbia, finché la fortezza Europa non crollerà!

Contro muri, recinzioni e controlli! Libertà di movimento per tutt*!

Venite mascherat* e in gruppi di affinità.

Fonte con traduzioni in tedesco, francese e inglese: https://barrikade.info/article/4905