Quando la lotta per la libertà è viva, la repressione attacca.

Riceviamo e diffondiamo:

Da qualche mese autogestione, solidarietà, iniziative politiche/culturali/musicali e proteste hanno preso forma nelle vie e nelle piazze della città vetrina, Lugano. Ecco che piovono denunce, citazioni in polizia per interrogatori e multe a 30 o più persone.

Lo Stato di polizia attacca chi esprime il proprio pensiero antiautoritario e contro le ingiustizie. Le modalità repressive assunte dalla polizia non sono solamente convocare le persone attraverso raccomandate via posta, ma anche chiamare su telefoni privati o cercare la gente a casa o a casa dei gentori per la consegna della lettera.

Questo è un chiaro tentativo di spaventare e mettere sotto pressione le/gli indagat*. Le citazioni per gli interrogatori devono arrivare via raccomandata e basta, tutto il resto sono pressioni psicologiche.

Il collettivo ANTIREP Ticino è disponibile a domande e o supporto.

Invitiamo chi abbia ricevuto qualsiasi citazione da parte della polizia a scrivere una mail al seguente indirizzo: antirepticino@riseup.net

così da poterci confrontare e organizzare!

CHI LOTTA NON È MAI SOL*!
Collettivo ANTIREP Ticino


Leggi informazioni utili per far fronte ad interrogatori, fermi ecc…:

Piccolo manuale di autodifesa legale