Zurigo: Attacco con la vernice

Fonte: www.barrikade.info – Traduzione – 20 maggio 2020

Nella notte del 19 maggio, alcune bottiglie piene di vernice si sono frantumate sulla facciata del Bullenpostens in Oberstrass. Perché?

 

Beh, penso che la domanda sia perché no. Dopo tutto, l’ingiustizia barbarica del sistema dominante durante la pandemia sta per tornare alla luce con colori stridenti. Applausi per il personale infermieristico contro i miliardi per la Swiss/Lufthansa; carenza di medicinali contro esportazioni record di armi; distribuzione di derrate alimentari contro la benedizione dei dividendi. Campi profughi sovraffollati contro alberghi di lusso vuoti. Solo per fare qualche esempio.

Ok, sarebbe sbagliato dare la colpa ai poliziotti zurighesi per tutte le devastazioni del capitalismo. Quello che è vero, però, è che i poliziotti qui come in ogni altro luogo sono lì per proteggere questo sistema di sfruttamento e di oppressione. Lo fanno tutti i giorni: quando al mattino indossano le loro uniformi, accendono le luci blu o a passo d’uomo per terrorizzare i nostri quartieri con controlli razzisti e altri imbrogli.

Quanto seriamente prendano questo compito come braccio armato dello Stato,  lo hanno recentemente dimostrato ancora una volta il 1° maggio. Mentre varie forze sono scese in strada con forme diverse e creative contro lo spostamento della crisi verso il basso, per la solidarietà e l’internazionalismo, i poliziotti – non avendo molto successo – erano solo ansiosi di espellere, arrestare, confiscare e bloccare tutto ciò che si muoveva.

Queste bottiglie di vernice sono una delle tante risposte a questa repressione del 1° maggio. Ma ancor più come risposta sono promesse per il futuro: nonostante i colpi di gomma e la prigione, la resistenza rivoluzionaria continuerà! E vincerà, perché l’ordine che i poliziotti proteggono è costruito sulla sabbia.

Solidarietà significa: insieme contro il capitale e i suoi scagnozzi!