23.12.2017 – PASSATA LA FESTA GABBATO LO SANTO!

“festa” era in realtà il corteo “antirazzista, antifascista, anticapitalista e contro ogni frontiera”
(una madre, ticinonews 20.12.2017)

Sembrerebbe il famoso proverbio partenopeo: passata la festa e subito ce ne si dimentica.
Ma a noi di dimenticare proprio non interessa, anzi: è la memoria puntuale che permette di leggere questo presente .
Un presente “gabbato” dove da festeggiare c`è ben poco. E per chi avesse problemi di memoria, ci pensano puntuali gli scribacchini del potere, a ricordarci, confermandocelo per l’ennesima volta, quel “delirio securitario” che quotidianamente vomitano e di cui si nutrono per sopravvivere.

Se una volta si diceva “l’è scià ul vescuv”, figura severa e manesca che arrivava a bussare a chi dimenticava “lu santu”, oggi è la penna del giornalaio di turno a redarguirti sulla morale dei comportamenti permessi o meno.
Da festeggiare in effetti c’è ben poco. Dai “Ghetti d’oro con la pelle nera” (nauseabondo racconto di come le donne eritree non si integrano perché dopo essere rimaste incinte non seguono i corsi d’italiano, a firma di Simonetta Caratti, laRegione, 20.12) agli “indottrinamenti fatti solo con i dovuti controlli” per studenti e studentesse (ticinonews 20.12), lo spumantino, anche quest’anno, dovrà aspettare.
E il Santo gabbato, probabilmente, manco il panettone mangerà.

Che fare sabato pomeriggio?
Nessuna voglia di incodarvi nell’ennesimo supermercato stracolmo con le musichette a tema?
Stanch* di contribuire a formare gli studenti all’obbedienza “dell’indottrinamento controllato” (come fanno nelle scuole e nell’università cielline del cantone)?
Stuf* di sentire che “tanto qui non c’è razzismo” (come ben faceva rimarcare una docente durante un volantinaggio al liceo di Lugano) e di leggere i subdoli esercizi di supremazia “bianca pseudo-femministi-occidentale” che spiegano alle donne non bianche (eritree in questo caso..) come devono integrarsi?

Allora dai, esci e fatti un giro per le strade di Lugano…
Ci si vede in piazza Molino Nuovo, alle 14.00, che un buon motivo per festeggiare si riesce sempre a trovare…!

No justice, no peace!

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