Tahir espulso: le autorità effettuano un rimpatrio inqualificabile!

Fonte: renverse.co – 1 febbraio 2021

Ginevra – Una grande mobilitazione di amici e amiche di Tahir ha organizzato una presenza diurna e notturna dal 25 al 27 gennaio davanti al centro di detenzione amministrativa di Frambois per denunciare la deportazione di Tahir e di altre 2 persone verso l’Etiopia, una deportazione organizzata dal volo speciale Frontex.

Comunicato degli Amici di Tahir

Per diversi giorni, Tahir ha fatto uno sciopero della fame e della sete. Martedì mattina, 26 gennaio, la polizia lo ha contattato per offrirgli 1.000 CHF in cambio dell’accettazione del suo rimpatrio, al che Tahir ha risposto che la sua vita non era in vendita. Questa è una pratica inaccettabile che vogliamo denunciare.

Mercoledì 27 gennaio, verso mezzogiorno, la salute di Tahir è peggiorata ed è stato trasferito al pronto soccorso dell’HUG. Verso le 18, abbiamo saputo che sarebbe stato portato all’aeroporto. Diverse decine di persone erano appostate davanti a diverse uscite dell’HUG per salutarlo e per formare una simbolica catena umana contro la sua deportazione.

Mentre indossavamo le maschere e rispettavamo la distanza fisica dai servizi igienici, la polizia effettuava controlli di documenti e minacciava di imporre multe. È allora che Tahir è stata portata dal suo letto nel pronto soccorso all’aeroporto. Il movimento si è poi spostato nella parte anteriore del Terminal 2, da dove doveva partire il volo speciale. Numerosi passi sono stati fatti in parallelo per chiedere alle autorità ginevrine, incaricate dell’esecuzione della deportazione, di impedire questa rimozione inaccettabile. La speranza è durata fino alla fine, l’avvocato di Tahir, Maitre Buser, ha fatto un ultimo appello alla Corte amministrativa federale alla fine della giornata del 27 gennaio con misure d’emergenza.

Alle 22:00, il volo speciale di Frontex, condiviso con la Germania, è decollato per Addis Abeba, con uno scalo ad Atene per imbarcare altre persone respinte. Alla luce di tutti gli elementi che mettono in dubbio la legittimità del rimpatrio del nostro amico, siamo estremamente scioccati che il Cantone non abbia usato il suo potere per rinunciare all’esecuzione di questa deportazione.

In particolare, denunciamo il fatto che :

– Tahir è stato strappato dal suo letto d’ospedale al pronto soccorso per essere messo a forza sull’aereo.

– Nessun test PCR è stato effettuato alla partenza della gara in Svizzera, anche se la Svizzera deve effettuare un test PCR prima di ogni partenza.

– Le autorità ginevrine non hanno fatto nulla per impedire questo rinvio, anche se era di loro competenza eseguirlo.

– Abbiamo appreso questo giovedì mattina che Tahir è arrivato sano e salvo ad Addis Abeba. Il contatto con lui non sarà interrotto

Solidarity Tattes e gli attivisti coinvolti in questo movimento sono estremamente scioccati da questo rimpatrio.

– Esigiamo il ritorno immediato di tutte le persone espulse con il volo speciale di Frontex la sera di mercoledì 27 gennaio!

– Chiediamo la cessazione immediata di tutte le deportazioni in Etiopia!

La mobilitazione continua, per i diritti di tutti i popoli in esilio! Per Tahir e Solomon, non ci arrenderemo!