La vera storia della Croce Rossa

I SETTE PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CROCE ROSSA
Enunciati ufficialmente nella XX Conferenza Internazionale della Croce Rossa svoltasi nel 1965 a Vienna. Cosa rimane oggi, a oltre 50 anni di distanza, di queste belle parole?

Umanità: Nata per soccorrere i feriti dei campi di battaglia, la Croce Rossa opera per far rispettare la persona umana e per alleviare le sofferenze degli uomini. In Ticino, la Croce Rossa (CR) gestisce diverse strutture per persone richiedenti l’asilo.A Camorino decine di persone sopravvivono e resistono nei bunker della protezione civile. In questi luoghi sotterranei mancano le finestre, l’aerazione è deficitaria, l’acqua “potabile” è contaminata e i materassi sono infestati di cimici. L’accesso all’assistenza sanitaria non è sempre garantito, la privacy inesistente e le condizioni igieniche sono pessime. Le persone migranti rinchiuse nei bunker e negli altri centri (Cadro, Paradiso) subiscono quotidianamente violenze psicologiche, ricatti e controlli da parte degli agenti di sicurezza privata e della polizia. In queste strutturela CR si distingue anche per l’ingiustificata ma ripetuta prescrizione di psicofarmaci. Strano modo di intendere il sostegno psicologico o post traumatico. Controllo e segregazione sono i comuni denominatori di tutti i centri gestiti dalla CR: che si tratti di bunker o altri tipi di strutture il funzionamento ricalca quello del sistema carcerario.

Imparzialità: Non fa alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, di condizione sociale o di appartenenza politica. Le persone rinchiuse nei bunker e nei vari centri gestiti dalla CR sono lì a causa del colore della propria pelle, della loro provenienza, religione o del loro statuto. Fuggono dalle guerre, dalla povertà e/o dalla repressione di regimi dittatoriali. Sempre più persone si trovano confrontate con queste “strutture d’accoglienza” a causa del vigente regime migratorio e degli innumerevoli accordi internazionali (esempio la .Convenzione Dublino). La CR è parte attiva nell’applicare rigorosamente le attuali politiche migratorie e le relative leggi sull’asilo. La CR ad esempio, su mandato delle autorità cantonali e secondo le direttive della Segreteria di Stato della Migrazione (SEM), gestisce un “servizio di consulenza alla partenza” (nei cantoni di Ginevra, Glarona, Uri e Ticino). Questo servizio è uno degli strumenti usati dallo Stato per tenere sotto controllo l’immigrazione sul proprio territorio e, attraverso vari stratagemmi, “convincere” le persone migranti a tornare da dove sono arrivate. L’aiuto economico al ritorno serve come forma di ricatto e nella nuova legge sull’asilo, in vigore da marzo 2019, questa somma è degressiva: prima le persone se ne vanno dalla Svizzera e più alta è la somma che lo Stato elvetico accorda loro. Secondo la logica disumanizzante dei burocrati della SEM, i “ritorni volontari e veloci” sono economicamente più vantaggiosi per lo Stato svizzero rispetto alle deportazioni… alle quali in ogni modo la CR collabora assieme agli agenti di polizia e di sicurezza privata. Un esempio tra i tanti, è il vergognoso rimpatrio forzato, in collaborazione con la polizia cantonale, di una madre eritrea con 2 figli/e avvenuto nel settembre del 2018 dal centro gestito dalla CR a Cadro.

Neutralità:Per conservare la fiducia di tutti, il Movimento si astiene dal prendere parte alle ostilità così come, anche in tempo di pace, alle controversie d’ordine politico, razziale, religioso e ideologico. Appare evidente il ruolo e la complicità della CR nel dare seguito e compimento alle attuali politiche migratorie. Politiche sempre più rigide che vengono alimentate da un’offensiva razzista che a livello europeo e non solo sta peggiorando ulteriormente le condizioni di vita delle persone migranti. A livello internazionale la CR non denuncia e non prende posizione dinnanzi alle peggio barbarie. Questa più che neutralità è connivenza e/o complicità. Nel 2001, quando fu scatenata la guerra in Afghanistan, il segretario di Stato USA Colin Powell dichiarò: “le ONG sono un moltiplicatore di forze per noi, una parte estremamente importante della nostra squadra combattente”.

Indipendenza:La Croce Rossa è indipendente ma le Società Nazionali svolgono le loro attività umanitarie come ausiliarie dei poteri pubblici. Ausiliaria dei poteri pubblici o azienda che prospera grazie ai soldi pubblici? Viene da chiederselo quando si legge che il CICR riceve in donazione annualmente 150 milioni di franchi dallo Stato svizzero. Per rendersi conto dei meccanismi attraverso i quali la CR ed altre organizzazioni “umanitarie” facciano profitti attraverso il regime migratorio può risultare interessante soffermarsi sul caso dell’attribuzione dei mandati per la consulenza legale nei nuovi “centri federali di asilo” dello Stato svizzero. In vista dell’entrata in vigore della nuova legge sull’asilo (marzo 2019), la CR ha partecipato al concorso per aggiudicarsi le prestazioni di assistenza legale all’interno dei nuovi campi federali (come quello di Balerna/Novazzano). Il nuovo sistema di velocizzazione delle procedure di asilo prevede l’introduzione della rappresentanza legale e dell’assistenza legale, escamotage ideato dalla SEM per dare un’immagine democratica ad un sistema che fondamentalmente punta ad un aumento esponenziale delle risposte negative alle richieste di asilo e delle conseguenti deportazioni. La Confederazione stanzierà una somma di 2’218 franchi per la consulenza legale di ogni persona richiedente l’asilo. Nel tentativo di accaparrarsi anche questa fetta di mercato, la CR ha pensato bene di partecipare congiuntamente alla multinazionale di consulenza legale e finanziaria PricewaterhouseCoopers (umanità ed indipendenza?) a questo concorso senza però riuscire ad aggiudicarselo. In Ticino saranno la Caritas e SOS Ticino a svolgere questo ruolo e ad incassare 2’218 franchi a persona per far girare senza intoppi e a pieno regime la macchina delle deportazioni mascherando il proprio operato dietro la propria facciata di “organizzazioni umanitarie”.

Volontarietà:La Croce Rossa è un movimento di soccorso volontario e disinteressato. Se non c’è dubbio che molti/e volontari/e della CR sono animati/e da intenzioni rispettabili, è altrettanto vero che stanno chiudendo gli occhi o non sanno cosa fa l’organizzazione di cui sono parte. La CR ha degli interessi economici ben precisi e sceglie di non esprimere alcun parere negli ambiti in cui opera. Ma a conti fatti essere parte di questa opera umanitaria legittima pratiche di razzismo di Stato mascherate sotto i nomi del soccorso e dell’accoglienza.

Unità:In ogni paese esiste un’unica Società di Croce Rossa. In altri cantoni la costruzione politica dell’emergenza migranti e della carenza di strutture ha portato a riconsiderare i bunker militari quali strutture “ideali” per stipare persone migranti. Questi bunker non sono in nessun modo idonei a permanenze prolungate (anche di anni). In altre parti della Svizzera le condizioni di queste strutture e le modalità di gestione sono simili a quelle descritte in Ticino nei bunker del Lucomagno, Biasca, Camorino e Stabio. Segregazione, ricatti, umiliazioni e “lavori socialmente utili” sottopagati, sono solo alcuni dei servizi e valori promossi sul territorio dalla CR Svizzera. Nella Svizzera romanda e tedesca c’è chi con determinazione si è opposto/a a questo genere di strutture e a seguito di tante lotte molti di questi bunker sono stati chiusi.

Universalità:La Croce Rossa è un’istituzione universale che opera in tutto il mondo: tutte le società hanno uguali diritti e dovere di aiutarsi reciprocamente. Se da una parte la CR supporta logisticamente gli eserciti occidentali nelle loro missioni, senza prendere una posizione nei conflitti in corso e quindi legittimando di fatto occupazioni e massacri, dall’altra si arricchisce lucrando sulla pelle delle persone che a causa di questi stessi conflitti sono costrette a migrare. Dinnanzi alle politiche migratorie assassine e ai colonialismi di oggi e di ieri la CR non ha mai preso posizione ma anzi si inserisce e si accaparra le sue porzioni nel mercato della miseria traendone immensi profitti. La CR, come molte altre ONG, non mette in discussione né critica il sistema attuale. Anzi, nella sua visione d’insieme si adopera nel contenimento delle ribellioni e del dissenso. La Croce Rossa, alla stregua di qualsiasi altra impresa capitalista mossa dalla ricerca del profitto ad ogni costo, è funzionale al mantenimento di questo sistema basato sul razzismo, la devastazione e il saccheggio.

Sabotiamo la macchina delle espulsioni e opponiamoci al sistema migratorio! Liber* tutt*!