Antifarally 2018

Fonte: barrikade.info

Dall’appello del primo Antifarally 2017 sono successe molte cose.

Nonostante la resistenza impressionante da parte del movimento di liberazione curdo, la città di Afrin è caduta. Allo stesso tempo il presidente Erdoğan cerca di consolidare il potere in Turchia usando metodi fascisti.

La confederazione svizzera ha deciso di espellere migranti* eritrei nel loro paese d’origine, perché non esistono motivi di aver paura di essere perseguiti al loro paese. Il consigliere di stato socialista Mario Fehr ha aggravato il sistema già repressivo di delimitazione geografica della libertà di movimento per migranti*. Migranti* con delimitazione geografica della libertà di movimento a cui è stato negato l’asilo non possono lasciare per due anni il comune o la zona alla quale sono stati assegnati. Altrimenti rischiano fino a tre anni di reclusione. Chi non si presenta due volte al giorno in comune perde il diritto all’assistenza di emergenza. Chi abusa dell’assistenza sociale verrà sorvegliato d’ora in poi con localizzatori GPS e droni.

La campagna diffamatoria dell’UDC, ma anche di altri partiti borghesi, contro migranti, abusi d’assistenza sociale e minoranze sociali crea un clima politico di spaccatura e di attacco alla solidarietà. L’ opposizione alla regressione ed i tagli alla spesa sociale – che si aggraverà ancor di più in forma della legge federale sul progetto fiscale 17 dopo le perdite di miliardi in forma di riduzioni tassarie alle grandi aziende – in questo modo dovrebbe essere spezzata e canalizzata a scopo reazionario.

In breve, i sintomi della crisi del capitalismo li sentiamo su tutti i fronti.

Sulla scia di questo clima si sentono confermati anche i fascisti*. Cosi il Partito dei Nazionalisti Svizzeri fonda una sezione dopo l’altra, si ridicolizza con comparse come al carnevale di Basilea, pulisce il primo maggio il lungo lago o cerca di avvelenare le persone con volantinaggi. Nel frattempo nel Toggenburg un migliaio di teste rasate urlano inni nazisti al ritmo di pessimo rock. Pur non sopravvalutando le forze fasciste, è importante affrontarli con decisione e togliergli il terreno sul quale stanno crescendo.

La resistenza è necessaria ed esiste. In tanti posti, con metodi diversi e forme diverse. #Antifarally mette in vista questa lotta e tutte le sue sfaccettature. E li dove ancora non si lotta #Antifarally sarà motivo per iniziare una lotta. Non facciamo solo bruciare il sole quest’estate. Organizziamoci. Avanziamo contro il fascismo ed il populismo. Facciamoci vedere – non importa dove e come. L’importante è adesso e dappertutto!

Portando avanti l’idea del primo Antifarally: li dove vivi, dove lavori, dove esci la sera con gli amici. Ma anche dove sono le sedi dell’UDC, dove i fascisiti si fanno una birra e dove i potenti cercano di dividerci in bianchi e neri, in uomini e donne, in nativi e stranieri, in lavoratori e approfittatori d’assistenza sociale…

Come funziona?

1. Sviluppa un’azione.

2. Fallo! Naturalmente con le dovute precauzioni.

3.Fai una foto/video e stai attendo che non si riconoscano le facce.

4. Carica la foto su Instagram con #Antifarally o manda la foto a: antifarally@immerda.ch – noi metteremo il materiale online in modo sicuro e oscurando le facce.

#Antifarally #rally #161 #afa #antifa

Fonte: https://barrikade.info/Antifarally-2018-1481