Geo-Energie Suisse, fuori dalle nostre vite! Sul progetto pilota di geotermia nel Jura

Fonte: renverse.co

“Bisogna essere completamente fuori di testa per fare dei buchi di 5km nel suolo per riscaldare dell’acqua e fare dei soldi mettendo in pericolo la popolazione e l’ambiente”. Un abitante

La stampa recentemente ha annunciato che la possibile riuscita della geotermia in Svizzera dipenderà da un “progetto pioneristico” nel canton Jura, a Glovelier, un paesino della valle di Delèmont1.

L’azienda che è responsabile del progetto si chiama Geo-Energie Suisse SA , creata nel 2010 da sette aziende attive nel settore dell’energia svizzero ed europeo.

C’è geotermia e geotermia!

Esistono diversi tipi di geotermia, ognuno con conseguenze diverse. La geotermia idrotermica punta a perforare la terra fino ad arrivare ad una riserva di acqua calda per utilizzare quest’acqua come fonte di calore. La perforazione necessita poca pressione, il che implica un rischio sismico quasi nullo. Nel caso della geotermia petrotermica o profonda, quella che ci interessa in questo testo, il metodo di estrazione dell’energia è quello utilizzato nell’estrazione di gas di sciste, il fracking.2 Le perforazioni sono realizzate fino agli strati di rocce calde che si trovano alcuni chilometri sotto terra. Per aspirare il calore dalle rocce sono necessarie grandi pressioni, a volte accompagnate dall’uso di prodotti chimici. La pressione crea dei rischi seri di terremoti, e le quantità di acqua utilizzata, a volte piena di prodotti chimici, creano gravi danni ambientali.

Una buona introduzione al tema è anche il documentario del 2010 Gasland, sull’impatto della tecnologia del fracking in Nordamerica. Per guardarlo (con sottotitoli in italiano) clicca qui.

Il mito dell’efficienza

La taglia e la grandezza a cui punta il progetto giurassiano seguono lo spirito della nostra società in cui i grandi progetti sono sinonimo di efficienza, o dei nuovi progetti pericolosi sono sinonimo di progresso. Si confonde il surplus con il benessere. Le persone che non accettano questi valori e l’accelerazione sempre più rapida di questo mondo, con lo spreco assurdo e la diseguaglianza, non vengono ascoltate e vengono messe da parte.

Alle persone che non possono o non vogliono seguire l’accelerazione del mondo del lavoro, fisicamente e psicologicamente, viene detto che non hanno approfondito abbastanza la propria ottimizzazione. Quelle che non hanno nulla da guadagnare con le novità di questo mondo del consumo e/o non hanno i mezzi per permettersele, non sono interessanti per il capitalismo. Se rifiuti di piegarti di fronte a questa vita imposta, i suoi rappresentanti ti fanno credere che sei malatx. Se il tuo corpo è stato distrutto da questo mondo, non sei altro che un detrito per le persone che controllano la società. Esse si presentano come esperte, che dovremmo seguire quando ci ripetono il vecchio sermone del “non esiste alternativa!”, ripreso in coro dalle università e dai consigli di amministrazione delle imprese. Dopo essere legittimati dal capitalismo, questi spiriti superiori riducono al nulla la nostra razionalità umana e la nostra buona volontà verso chi ci sta intorno e l’ambiente, del quale non esitano ad appropriarsi quando diventa redditizio.

Le nostre idee in questo mondo hanno valore quando creano progresso e ricchezza al potere. Le idee che migliorano la vita quotidiana di una comunità, come per esempio un punto di incontro in un paese, vengono ridicolizzate o strumentalizzate a scopi pubblicitari.

Il progetto di geotermia nei comuni di Glovelier, Berlincourt e Bassecourt fa parte di un mondo che ci spinge a vivere una vita strutturata su delle relazioni superficiali. Esso fa parte di un mondo nel quale ognunx di noi è insignificante e non ha nulla da dire, nel quale l’amicizia e la solidarietà verso le altre persone e verso l’ambiente non valgono niente. Dove sono finiti i momenti di riposo senza costrizioni con coloro che ci stanno intorno? E i luoghi in cui possiamo assaporare i piccoli progetti che ci stanno a cuore, dove vengono presi sul serio come arricchimento personale delle nostre vite?

Esseri umani come cavie da laboratorio…

Geo-Energie Suisse SA è come minimo parzialmente responsabile di terremoti provocati artificialmente in Corea. Dopo aver pompato 12.000 metri cubi di acqua in uno strato di terra di 5 chilometri di profondità, la terra ha tremato con una magnitudo di 5,43.

Persino a Basilea, in uno dei suoi progetti pionieristici, l’impresa ha provocato un terremoto di magnitudo 3,4 utilizzando lo stesso processo e pompando la stessa quantità di acqua che in Corea4. A San Gallo, il ritrovamento di gas esplosivo ha costretto a sospendere le trivellazioni5. L’impresa deve ancora far fronte a dei problemi di pressione nella perforazione fatta a Basilea. La situazione è difficilmente controllabile perché le masse rocciose contengono, tra l’altro, dei gas radioattivi. Una riduzione di pressione potrebbe inoltre provocare dei nuovi terremoti. Nonostante questi problemi irrisolti, l’impresa vuole continuare i suoi esperimenti sul campo.

Per le sue sperimentazioni giurassiane, l’impresa ha previsto l’utilizzo di 388.800 metri cubi di acqua, che corrispondono a 30 volte quelli impiegati negli altri progetti. Questa quantità dovrà essere iniettata 5 chilometri più in basso, in uno strato di pietra di 4 chilometri quadrati, spessa 700 metri. Durante il processo di perforazione, diversi strati di pietra (pietra radioattiva, amianto, ecc) e delle riserve di gas sotterranee verranno perforate.

Il Jura è una regione di karst formata da diversi strati di pietra instabile, da grandi riserve di acqua sotterranee e da tracciati di acqua sotterranei sconosciuti. Nelle riserve di gas sotterranee si trovano dei gas radioattivi come per esempio il radon, conosciuto per infiltrarsi, tramite le cantine, nelle abitazioni giurassiane.

Ovviamente, per quanto riguarda il progetto nel Jura, l’impresa prevede di sviluppare un “processo completamente nuovo e diverso”. Tuttavia non è dimostrato che questo processo non possa creare dei terremoti. In realtà, è impossibilite averne la certezza. Ed è forse proprio per questo che è stata scelta una regione frontaliera con una bassa densità di popolazione come sito sperimentale. Nel caso di un terremoto, probabilmente non sarebbe toccata solo la valle di Delémont e tutte le valli vicine, ma anche delle parti del Jura situate in Francia. La città di Besançon, ai piedi del Massiccio del Jura, si trova a soli 100 chilometri dalla zona di trivellazione.

Perché Geo-Energie Suisse SA, con sede a Zurigo, non trivella direttamente a Zurigo di fianco alla scuola di pirotecnia, dove furono formati i grandi cervelli che han partorito questi brillanti studi e calcoli che permettono di affermare l’infallibilità dei loro metodi? Oppure perché no, già che ci siamo, sulla Banhofstrasse, dove probabilmente si trovano i loro padroni ed azionisti?

Il Giura come trampolino verso altre avventure

Il progetto di Glovelier è una tappa decisiva per l’evoluzione e lo sviluppo della geotermia profonda in Svizzera, ma anche per la Francia, la Germania, il Portogallo e persino il Sudan6. Il sito di Glovelier si prepara già ad accogliere i primi dispositivi di trivellazione, che permetteranno di cominciare rapidamente i lavori.

Se le perforazioni si svolgono bene, i lavori in altri luoghi riprenderanno: Avenches (Vaud), Etzwilen (Turgovia) , Pfaffnau (Lucerna) et Triengen (Lucerna). Solo per il canton Jura, sono già previsti altri 9 siti. Tutti con lo stesso metodo di lavoro. Tutti con lo stesso disprezzo per le popolazioni e l’ambiente. Tutti con la stessa propaganda per far credere il contrario.

La ricerca di “alternative” ed il business energetico

La società Geo-Energie Suisse SA raggruppa diverse imprese che desiderano controllare il settore energetico. Per far ingoiare la pillola, queste imprese affermano ovviamente di essere ecologicamente responsabili, al fine di schiacciare meglio o strumentalizzare le vere alternative. Lo Stato si mette in moto per sostenere le soluzioni proposte dalle imprese, pretendendo di agire nell’interesse comune.

Niente di nuovo, visto che la storia dell’energia nel mondo capitalista è piena di esempi in cui questo schema si ripete, causando dei disastri con i quali tutto il pianeta oggigiorno deve fare i conti. In realtà, è solo quando gli obbiettivi dello sviluppo capitalista sono minacciati che le imprese fanno finta di interessarsi realmente ai danni collaterali delle loro attività. Ma questi ultimi in realtà sono indissociabili dalla sperimentazione capitalista; la distruzione è un male necessario al progresso tecnologico del loro mondo.

Secondo la stessa logica, quando le nocività industriali iniziano a minacciare lo sviluppo economico, la reputazione dei gestori o i loro profitti economici, allora le imprese colpevoli ed i politici complici fanno finta di prendersi le proprie responsabilità, nascondendo la loro sete di dominio dietro ad una facciata ambientalista. A quel punto spesso è troppo tardi e i danni della macchina monopolistica sono irreparabili, eppure essa continua ad avanzare.

Il sostegno dello Stato

Secondo l’intesa conclusa con Geo-Energie Suisse SA, tra oggi ed il 2035, il canton Jura dovrà investire 1 milione di franchi nel progetto di geotermia profonda. Le istituzioni considerano questa somma come una sovvenzione alle energie rinnovabili7. Il lavoro di comunicazione dell’impresa punta tuttavia a celare questa realtà per fare credere ad un autofinanziamento del progetto. Eppure, in caso di fallimento o di successo parziale (la cui definzione rimane abbastanza vaga), Geo-Energie Suisse AG dovrà rimborsare solo 100.000 franchi al cantone. Inoltre, la Confederazione svizzera garantisce oggi 47 milioni di franchi all’impresa per assorbire il mancato guadagno in caso di insuccesso ma anche in caso di successo parziale8.

É abbastanza facile proiettarsi nel futuro per comprendere meglio che cosa significa tutto ciò, visto che di solito le grandi imprese responsabili di gravi danni vengono risarcite, quelle che sfruttano per esempio le centrali nucleari, come si può leggere sul sito della confederazione a proposito dell’iniziativa “Uscire dal nucleare”, rifiutata nel 2016 dai/dalle votanti svizzerx: “Delle richieste per delle somme che ammontano a miliardi di franchi sono già state annunciate in previsione di un’eventuale accettazione dell’iniziativa. Se fossero conseguite, la confederazione – e quindi l’insieme dei contribuenti – dovrebbe pagare questi risarcimenti.”

Immaginiamoci lo scenario seguente:

Dopo qualche anno di sfruttamento del sito di Glovelier, succede un malfunzionamento grave nei macchinari geotermici, causando dei danni presumibilmente impossibili. La fiducia accordata all’impresa prende un duro colpo. Essa è obbligata a riconoscere i suoi torti e, per evitare la catastrofe ecologica ed economica, cessa a poco a poco la propria attività, facendo finta di mantenere la situazione sotto controllo. Le/gli abitanti, i lavoratori e le lavoratrici, subiscono in prima persona le ripercussioni sociali e ambientali delle promesse non mantenute dall’impresa. Il paesaggio è degradato, l’ecosistema in pessimo stato e le condizioni sociali si deteriorano. La popolazione è la grande sconfitta della scommessa geotermica. Quanto ai tecnici dell’impresa e al loro modello economico, possono riposarsi sulla garanzia di 47 milioni di franchi promessi dalla confederazione nel 2018. I prezzi dell’energia rimangono gli stessi e le/gli abitanti e lavoratori/trici fanno appello ai tribunali per ottenere una compensazione, che sarà sempre insufficiente rispetto alle nocività subite, perché l’indennizzazione finanziaria è artificiale, mentre le nocività sociali ed ambientali sono, esse, ben reali.

I grandi progetti energetici inutili in altre regioni del mondo

Le lobby dell’energia sono molto abili nell’imporre la propria volontà alle popolazioni. Gli esempi sono numerosi, come sono numerose le lotte che con determinazione si organizzano contro questi mostri del business energetico.

In Germania, c’è la lobby del carbone della RWE-Hambacherforst a Cologna9, e Vattenfall a Cottbus10; in Francia, c’è Andra-Cigéo e la sua discarica nucleare (a Bure, nella Meuse)11, o EON e il suo impianto di biomassa (a Gardanne, vicino a Marseille)12; in Italia, l’industria del gas impone la “Trans-Adria-Pipeline”13 e negli Stati Uniti la “North Dakota Access Pipeline”14; e molti altri progetti in tutto il mondo. Il procedimento è lo stesso dappertutto: le imprese rassicurano, promettono miracoli al mercato, alle lavoratrici e ai lavoratori e ignorano abilmente le rivendicazioni delle popolazioni locali, fino a quando l’evidenza si impone brutalmente.

La resistenza si organizza

Da quando i piani sono stati resi pubblici nel 2014 e che il diritto di uso speciale è stato concesso dal parlamento giurassiano per la zona di Glovelier nel 2015, una resistenza si sta organizzando contro il progetto. Gli/le abitanti in un primo momento hanno lanciato una petizione per bloccare il progetto. Oltre 1600 firme sono state raccolte, il che non ha impedito le autorità di dare l’OK al progetto, senza curarsi delle opposizioni. In seguito, un comitato cittadino ha inoltrato un ricorso presso il tribunale amministrativo cantonale, che l’ha rifiutato nel 2016. Lo stesso anno, le/gli abitanti hanno lanciato un’inziativa cantonale per il divieto della geotermia profonda. Questa ha raccolto un numero sufficiente di firme (4600) per essere valida ma in seguito è stata invalidata dalla corte costituzionale del tribunale cantonale. All’inizio del 2017, un collettivo di nove persone ha deciso di inoltrare un ricorso al tribunale federale, che è stato rigettato nel dicembre del 2018. La sentenza afferma che il ricorso non è ricevibile, i lavori sul terreno possono quindi cominciare!

Il seguito

Se una resistenza attiva non riuscirà ad impedire l’inizio dei lavori, inizieranno le trivellazioni di sondaggio, come pure altre trivellazioni di sorveglianza sismica nella regione. Le trivellazioni verranno effettuate in un perimetro più o meno vicino al terreno della futura centrale15. Dei camion da cantiere specializzati nelle trivellazioni verranno mobilizzati per i lavori. In seguito, è probabile che verranno installate delle sonde nei buchi, come è il caso nella tecnologia di ricerca di gas di sciste, che stranamente assomigliano a quelle della geotermia profonda.

Quindi, se vedrete apparire dei lunghi cavi aerei nella regione nei prossimi tempi, considerateli come primi segni di Geo-Energie Suisse SA e sappiate che essi sono collegati a degli strumenti di misurazione sotterranei, che hanno il compito di garantire la vostra “sicurezza” durante le trivellazioni e durante la “stimolazione” della roccia.

All’incrocio Glovelier-Bassecourt-Berlincourt, vicino ad una ditta di asfalto, tra poco potrebbe sorgere una grande installazione di trivellazione. Per la trivellazione dei buchi principali, sono necessari circa sei mesi. Possiamo facilmente immaginarci il ritmo irrefrenabile dei lavori se teniamo conto dell’indifferenza di cui ha fatto prova Geo-Energie Suisse SA nei confronti della popolazione. La presenza di trivellazioni potrà essere sentita, osservata e ascolata nelle strade di Glovelier, di Bassecourt e Berlincourt. Una volta terminate queste trivellazioni, inizieranno i primi pompaggi di acqua verso le profondità della terra, che la faranno forse tremare. Ma questi piccoli inconvenienti senza dubbio non saranno nulla rispetto alla generosità di cui farà prova l’impresa…

Nelle località vicine, alcune persone si stanno preoccupando per le ripercussioni della geotermia profonda sulla vita quotidiana. In questi anni, sui campi dei/delle contadinx della zona, è diventato sempre più frequente vedere dei messaggi espliciti di opposizione a questo progetto16.

Geo-Energie, fuori dalle nostre vite!

Per impedire alle imprese capitaliste di accaparrarsi il monopolio delle fonti di energia alternative e per impedire la loro onnipotenza in generale; per proteggere l’ambiente e gli esseri umani di una regione intera, è indispensabile fermare anticipatamente questo progetto di geotermia profonda. Esistono migliaia di altre soluzioni per creare elettricità e calore per le abitazioni ed i luoghi di produzione. Queste potrebbero essere organizzate in maniera decentralizzata e portare beneficio a tuttx, piuttosto che agli unici responsabili di questi consorzi energetici giganteschi che creano solo nocività.

L’elettricità ed il calore potrebbero essere gratuiti o a buon mercato e potrebbero cessare di essere legati a dei rischi smisurati. Sarebbe utile mettere in discussione il nostro rapporto all’energia: abbiamo veramente bisogno di un’abbondanza di merci, di cui una gran parte è destinata ad essere sprecata? Per chi viene prodotta l’energia in primo luogo? Vogliamo offrire della corrente e del calore all’industria delle armi, solo per citarne una?

Un approccio auto-determinato e auto-organizzato sarebbe fondamentalmente più efficiente, più ecologico e più sociale che i progetti dei gruppi capitalisti voraci, pericolosi e chiusi in sé stessi. Questo progetto serve agli interessi di un sistema distruttore che ci umilia da troppo tempo e che ogni giorno esercita ulteriore violenza su di noi. Eppure sarebbe bello, un mondo in cui saremmo tutte e tutti indipendenti dalle imprese e dai governi, nel quale potremmo incontrarci da eguali, con calma e con il sorriso.

Geo-Energie Suisse SA, né nel Jura, né da nessun’altra parte! Sosteniamo la resistenza!

Pagina di resistenza libera delle/degli abitanti (in corso di creazione): https://nogpp.noblogs.org

Pagina della resistenza regionale: http://crjsuisse.ch/

Articolo apparso in francese e in tedesco in La Feuille Officieuse nr. 2, febbraio 2019. lafeuille.noblogs.org

Da notare che tra gli azionisti di Geo-Energie Suisse SA figura anche la AET (Azienda Elettrica Ticinese).

Lista dei membri fondatori ed azionsti di Geo-Energie Suisse.

 

Fonte: https://renverse.co/Peut-etre-le-dernier-projet-pilote-de-geothermie-profonde-en-Suisse-1923

1Der Bund, 4.9.2018, Wird die Erde wieder beben?

2 Il gas da argille (termine nato come contrazione dell’espressione “gas [ottenuto] da argille” in inglese shale gas; impropriamente definito come gas di scisto o anche gas da scisti bituminosi) è gas metano estratto da giacimenti non convenzionali in argille parzialmente diagenizzate, derivate dalla decomposizione anaerobica di materia organica contenuta in argille durante la diagenesi.

5de.wikipedia.org/wiki/Geothermieprojekt_St._Gallen

8«Après la validation du plan spécial par le Tribunal cantonal jurassien en décembre dernier, c’est une nouvelle étape essentielle que franchit aujourd’hui le projet de géothermie de Haute-Sorne en obtenant la garantie des risques de la Confédération. Le projet se voit ainsi octroyer une somme maximale de 47 millions de francs en cas de succès partiel ou d’échec. » https://www.geo-energie.ch/app/download/8116282414/Communique_Geo-Energie-Suisse_170214.pdf

15Flyer d’information du Canton et de la commune

16No GPP = No Geothermie Petrothermale Profonde