Germania: linksunten.indymedia sotto attacco.

Dai media di controinformazione si apprende che venerdì 25 agosto il Ministero dell’Interno tedesco ha annunciato la chiusura del principale portale internet di controinformazione di estrema sinistra del paese. Queste misure sopraggiungono in seguito a quanto avvenuto durante l’ultimo summit del G20 svoltosi ad Amburgo lo scorso mese di luglio.

Riportiamo un breve aggiornamento e a seguire un articolo di approfondimento del colletivo nordamericano CrimethInc.

Durante la perquisizione dei locali del sito linksunten.indymedia.org a Freiburg, il Ministro degli Interni Thomas de Maizière ha comunicato che sono stati sequestrati dei coltelli, delle spranghe, e delle fionde. “Il proseguimento dell’uso del sito d’ora in poi è considerata un’infrazione penale”, ha dichiarato il Ministro, che desidera “prendere severi provvedimenti contro gli estremisti di sinistra suscettibili di essere violenti in Germania”, definiti “terroristi”. Lo stesso ministro, parafrasando Donald Trump, ha affermato che “bisogna prendere una posizione decisa sia contro l’estrema sinistra che contro l’estrema destra”.

Dopo le manifestazioni contro il G20 e la figuraccia fatta dalla polizia tedesca che non è riuscita a contenere gli scontri nelle strade, la repressione contro i “movimenti autonomi” è diventata uno dei cavalli di battaglia dei partiti CDU (partito di Angela Mekel) e SPD, in vista delle elezioni che si svolgeranno prossimamente.

Da media si apprende inoltre che uno dei 5 edifici perquisiti è il centro sociale autogestito Kulturtreff in Selbstverwaltung (KTS) a Freiburg, e che all’operazione hanno preso parte 250 sbirri.

Si parla anche di una persona arrestata, ma si attendono aggiornamenti.

Solidarietà con Indymedia Linksunten e con le persone arrestate durante il G20 di Amburgo!

Fonte: https://renverse.co/La-scandaleuse-interdiction-d-Indymedia-en-Allemagne-1192

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Il governo tedesco chiude indymedia: cosa significa e cosa fare

Traduzione di un articolo pubblicato dal collettivo anarchico nordamericano Crimethinc.

Il governo tedesco ha chiuso il sito linksunten.indymedia.org, il portale in lingua tedesca più usato dalle realtà di estrema sinistra, antiautoritarie, anarchiche, ecc…

Lo stato ha anche fatto delle perquisizioni a Freiburg per confiscare computer e colpire le persone accusate di gestire il sito, giustificando il proprio operato con l’accusa assurda che le persone sospettate di amministrare il sito costituiscano un’organizzazione illegale che ha come obbiettivo la distruzione della costituzione tedesca. Questi fatti rappresentano una pesante escalation della repressione statale contro quello che le autorità definiscono “estremismo di sinistra”, lasciando intendere un’equivalenza tra coloro che cercano di costruire un mondo oltre il controllo dello stato e i neo-nazisti che si organizzano per uccidere, come quelli che hanno sfilato a Charlottesville settimana scorsa.

In Germania Indymedia è nata nel 2001 come de.indymedia.org; una seconda versione è apparsa nel 2008 come linksunten.indymedia.org. Quest’ultima fu creata per concentrarsi sulle realtà attive nel sud della Germania, ma in poco tempo è diventata la pagina web più usata dagli/dalle attivistx di lingua tedesca. Mentre col tempo il primo sito di Indymedia diventava sempre meno seguito e pieno di troll e infiltrati, sempre più persone hanno scelto di usare linksunten.indymedia.org. Nel 2013, de.indymedia.org è stato quasi chiuso perché non c’erano abbastanza persone per gestirlo.

Negli ultimi anni, sempre più attenzione è stata data a linksunten, che offre la possibilità di postare anonimamente. Ad esempio, nel 2011, un comunicato apparso sul sito rivendicava la responsabilità di un sabotaggio per motivi politici contro delle infrastrutture della metro a Berlino. Il sito è stato usato per diffondere informazioni su fascisti e neo-nazisti. Nel 2016, in un articolo su linksunten sono state pubblicate le informazioni personali di ogni partecipante al convegno del partito nazionalista di estrema destra AfD (Alternative für Deutschland), un totale di 3000 nominativi. Questo ha fatto sì che il sito attirasse ulteriori attenzioni ostili da chi dall’estrema destra chiedeva maggiore repressione.

Prima del summit del G20 ad Amburgo, i media di regime si erano già concentrati su Linksunten, dichiarando che fosse la pagina di coordinamento dei/delle manifestanti anti-G20 più militanti. L’AfD aveva iniziato una campagna contro il portale, facendo pressione per delle inchieste su Indymedia al Parlamento federale e cercando di spingere i governi locali a vietare il portale e altre forme di organizzazione di estrema sinistra. Questo ha portato alla situazione attuale nella quale il ministro degli affari interni Thomas Maizière ha proibito il sito il 25 agosto, appena prima delle elezioni. Lo stato ha fatto perquisizioni in tre posti, compreso un centro sociale di Freiburg, trasformando la città in uno stato di polizia per un giorno. Durante le perquisizioni, le autorità affermano di aver trovato delle fionde e delle spranghe, che ora stanno usando per portare avanti la loro propaganda sul terrorismo.

In pratica, Thomas de Maizière sta portando avanti il programma dell’estrema destra e dei fascisti tedeschi, come pure gli obbiettivi repressivi dell’AfD.

Ovviamente, coloro che gestiscono il sito non hanno scritto nulla di proprio pugno che potrebbe costituire un base per questi attacchi repressivi. Persino i portali dei media commerciali spesso dedicano spazio a persone che parlano anonimamente dell’AfD – ad esempio, quando membri del Dipartimento di Stato parlano alla stampa a condizione di rimanere anonimi.

La scusa che lo stato sta usando per giustificare questi attacchi è di dichiarare che coloro che gestiscono Linksunten costituiscono un’organizzazione ufficiale che ha lo scopo di distruggere la costituzione tedesca. Questo è un sotterfugio legale. Se funziona, potrebbe essere usato contro altri portali, riviste, e progetti, in modo che chiunque distribuisce materiale antiautoritario e divulga informazioni su attivismo e movimenti sociali potrebbe essere colpitx dalla repressione e dalla violenza dello stato. Questo è il messaggio che vogliono mandare, al fine di spaventare tutta la popolazione spingendola ad accettare che l’ordinamento politico vigente in Germania persisterà fino alla fine dei tempi.

Quest’approccio con la mano pesante dimostra quanto le autorità siano spaventate che le idee antiautoritarie si diffondano e diventino contagiose sull’onda delle manifestazioni contro il summit del G20 di luglio. Durante la sua conferenza stampa, Thomas de Maizière ha messo bene in chiaro che questo assalto contro Indymedia è una forma di vendetta per l’imbarazzo dello stato durante il summit. Questo dimostra quanto la retorica dello stato e dell’estrema destra sulla libertà di parola sia disonesta, questi ipocriti usano questo discorso per mettersi nella posizione di poter soffocare la voce altrui. La soluzione al coordinamento dei fascisti non è l’aumento del controllo dello stato sulla libertà di espressione, ma la mobilitazione della gente contro i fascisti e contro le infrastrutture dello stato su cui l’estrema destra tenta di mettere mano.

In Germania e nel resto del mondo, c’è bisogno di teoria e pratica antiautoritarie; abbiamo bisogno di spazi dove le persone possano comunicare in modo anonimo, per non essere intimorite dalla doppia minaccia della repressione dello stato e dalla violenza fascista. Al fine di comprendere i movimenti e le lotte sociali, abbiamo bisogno di database che preservino resoconti e comunicati, affinché il nostro senso della storia non venga spazzato via dal torrente dell’effimero. Come qualcunx ha scritto una volta, la lotta dell’umanità contro il potere autoritario è la lotta della memoria contro il dimenticare. Per lottare contro questo giro di vite autoritario, ora più che mai è importante diffondere ovunque materiali e idee rivoluzionarie e trovare alternative per comunicare gli/le unx con gli/le altrx in tempi di aumento della censura e del controllo statali. Più ognunx di noi si impegnerà personalmente in questo compito, più le nostre reti saranno decentralizzate e resistenti.

L’attacco contro Indymedia si inserisce nel contesto di un’offensiva repressiva più ampia. Ad Amburgo, oltre 30 persone sono in carcere dal G20 di luglio, visita questa pagina per la solidarietà. Per quanto riguarda Indymedia, presto ci saranno delle pagine di supporto, verranno divulgate appena saranno pronte.

25.08.2017

Fonte: https://crimethinc.com/2017/08/25/german-government-shuts-down-indymedia-another-step-towards-worldwide-totalitarianism-1