Aggiornamenti su Nekane e iniziativa sulla tortura di genere il 3 agosto

Riceviamo e diffondiamo:

Abbiamo appreso la decisione da parte del Tribunale penale federale, in data 30 giugno, di respingere l’ultimo ricorso di Nekane Txapartegi contro la sua estradizione nello stato spagnolo. Non rimane che tentare l’ultimo ricorso al Tribunale federale.

Nekane Txapartegi, attivista basca, viene arrestata nel 1999. Nei primi cinque giorni della sua incarcerazione, trascorsi in completo isolamento, è ripetutamente torturata e inoltre, subisce uno stupro da parte di uno dei suoi aguzzini. In seguito alle brutali torture, le viene estorta una confessione in cui ammetterebbe la sua collaborazione con l’organizzazione ETA. Questa confessione fonderebbe per le autorità le accuse con cui è poi condannata nel 2007 a 11 anni di carcere, poi ridotti a 6 anni e 9 mesi. Nekane decide quindi di fuggire della Spagna e trascorre gli anni della sua vita, fino al momento dell’arresto e dell’incarcerazione avvenuti nel 2016, in clandestinità in Svizzera. Dall’arresto a Zurigo, si trova tuttora in carcere. Il 23 marzo 2017, l’Ufficio federale di giustizia rende nota la decisione di estradarla in Spagna, decisione contro cui viene inoltrato un ricorso, a sua volta respinto.

Il TPF, per motivare la sua decisione di questo 30 giugno, definisce l’ETA un’organizzazione criminale e in quanto tale gli atti di sostegno o di partecipazione non possono essere considerati reati politici e afferma che “la persona estradata non può contare sul divieto assoluto della tortura, siccome l’estradizione avviene verso un paese di tradizione democratica, come la Spagna”. Una democrazia ereditata dall’epoca franchista, in cui si contano centinaia di prigionieri baschi e migliaia di persone che devono fronteggiare l’oppressione dello stato spagnolo.

Ancora una volta, si tratta di un caso che dimostra come la Svizzera si rende complice di torture e repressione in nome di fini economici e politici, calpestando i diritti fondamentali delle persone.

Esprimiamo la nostra solidarietà a Nekane!

Libertà per Nekane, libertà per tutt*!

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Segnaliamo inoltre questa iniziativa che si svolgerà il 3 agosto al CS(O)A Il Molino, viale Cassarate 8, Lugano.

Dalle 19.00:

Cena vegan

Conferenza sulla tortura di genere con il collettivo Bilgune Feminista

A seguire concerto con: “Occhi di farfalla” (rock dai Paesi Baschi)

Bilgune Feminista è un’organizzazione femminista basca nata nel 2002. Il progetto è il risultato dell’impegno e della riflessione di molte donne provenienti da ambienti diversi ma accomunate dall’appartenenza a una tradizione molto nota: quella del femminismo basco e delle femministe basche. Bilgune Femminista analizza la triplice oppressione che caratterizza la realtà: l’oppressione di classe, l’oppressione nazionale-culturale e l’oppressione di sesso-genere; a partire da ciò, propone idee, metodi e riflessioni per far fronte a questa stessa realtà. Bilgune Femminista analizza l’interazione e l’intersezionalità della triplice oppressione, cercando cammini di liberazione da qualsiasi tipo di sistema oppressivo, lottando per una Euskal Herria libera, indipendente e femminista.